Perché le industrie italiane vanno male? Ne parla a Spoleto Giorgio Garuzzo ex dg FIAT

Pubblicato il da italiacenter

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Giorgio Garuzzo, già direttore generale della Fiat, terrà una conferenza a Spoleto (Pg), sabato 17 novembre alle ore 17.30 nella Sala Ermini di Palazzo Ancaiani (Piazza della Libertà) sul tema: “Di chi è la colpa se le aziende italiane vanno male? Il caso Fiat come emblema della disgregazione industriale”. Introducono, il presidente della Società di Cultura Polvani, Pietro Papi, e il giornalista Alfonso Marchese. L’iniziativa è organizzata dalla Società di Cultura Polvani con il patrocinio del Comune di Spoleto ed il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto.

Giorgio Garuzzo, è un ingegnere elettronico, manager e industriale. Dopo la laurea nel 1961, si è unito al Laboratorio di Ricerche Elettroniche Olivetti di Borgolombardo, vicino Milano, dove ricercatori e ingegneri stavano sviluppando la prima famiglia italiana di computer mainframe, nata da un'idea di Adriano Olivetti. Garuzzo ha lavorato sulla Olivetti Elea 9003 e 6001, tra i primi computer dedicati alle aziende. Quando Olivetti fu costretto a vendere la sua divisione elettronica alla General Electric, Giorgio Garuzzo, nei laboratori di Informazione General Electric System Italia (GEISI) di Pregnana Milanese, ha ricoperto il ruolo di capo del dipartimento di progettazione di ingegneria sui computer di nuova generazione GE115 e GE130, che furono venduti in 5.000 unità in tutto il mondo. Nel 1973 Garuzzo si unì alla Gilardini, una holding quotata e gestita da Carlo De Benedetti che  Gianni Agnelli, presidente della Fiat, improvvisamente e inaspettatamente assunse nel 1976 come "amministratore delegato" (chief executive officer) del gruppo Fiat, che impiegava al tempo più di 300.000 dipendenti. Mentre De Benedetti rimarrà in Fiat solamente 100 giorni, Giorgio Garuzzo, che lo aveva seguito come suo consigliere personale, vi ha lavorato per 20 anni. In un libro pubblicato nel 2006 (Fiat - I segreti di un'epoca) egli descrive gli eventi e le realizzazioni della sua esperienza in Fiat, sullo sfondo del contesto sociale ed economico dell'Italia tra il 1976 e il 1996.

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